Referendum VDA – 18 novembre 2007

Allora… Per cosa si vota il 18 novembre?? Per chi fosse interessato, faccio una breve sintesi e poi vi dico la mia al riguardo. ;-)

Proposta di legge per la dichiarazione preventiva delle alleanze politiche.
La proposta di legge dispone che le liste dichiarino preventivamente se intendono allearsi con altre e che indichino il loro programma. Sulla scheda elettorale comparirà, oltre al contrassegno delle singole liste, anche il contrassegno di coalizione e l’elettore potrà scegliere se esprimere un voto per l’intera coalizione o per una singola lista.

Proposta di legge per l’elezione diretta della squadra di governo.
La proposta di legge intende modificare il sistema di elezione del Presidente della Regione e degli Assessori che compongono la Giunta regionale, attribuendo direttamente ai cittadini la scelta dei componenti dell’organo di governo della Regione.

Proposta di legge per la preferenza unica.
Ogni elettore ha la facoltà di manifestare la propria preferenza per un solo candidato al fine di evitare fenomeni quali quello delle “cordate” che consentono un “controllo” del voto degli elettori.

Proposta di legge per una maggiore presenza femminile nelle liste regionali.
Al fine del conseguimento di una parità effettiva tra uomini e donne nella partecipazione alla vita politica e amministrativa la proposta di legge prevede che ogni lista abbia almeno un terzo di donne fra i candidati.

Proposta di legge per la costruzione di un unico e nuovo ospedale.
La proposta di legge decide la costruzione di un unico e nuovo ospedale, impegnando la Regione ad assumere gli atti necessari per la sua realizzazione.

In realtà sono parecchio indecisa… Sono sempre stata favorevole agli strumenti di democrazia diretta, secondo me ogni qual volta si chiede l’opinione dell’elettorato è giusto che quest’ultimo si faccia sentire. Non sopporto l’utilizzo strumentale dell’astensione, tanti partiti o movimenti di pensiero preferiscono puntare sul mancato raggiungimento del quorum in modo che il tutto cada nel vuoto. Non sono d’accordo: preferisco che si abbia il coraggio di prendere una posizione, in un senso o nell’altro. Fosse per me, abolirei il quorum così chi vota (tanti o pochi che siano) decide. 😉 Quando però le materie sono così tecniche, è veramente difficile avere un’opinione precisa. Quel che posso dire è che, secondo me, sarebbe stato molto meglio se il Consiglio regionale si fosse mosso diversamente, così adesso non saremmo giunti a questo punto. Tra l’altro, le proposte di legge si inseriscono in un sistema già di per sé complicato e di certo non lo semplificano… Poi, sono troppo eterogee e in alcuni casi in contraddizione tra di loro (per esempio: preferenza unica e quote rosa). Che fare allora? Non lo so, l’unica cosa certa per quanto mi riguarda è che voterò. Sono favorevole a 2 di queste proposte, contraria a una e molto indecisa sulle altre 2. Ah, tra le proposte c’è anche quella sul nuovo ospedale. Pure qui, difficile esprimersi. Spero solo che, se davvero si vuole costruire un nuovo ospedale (la struttura attuale è desueta, poco pratica e, molto probabilmente, ormai superata), ci siano effettivamente le risorse finanziarie e che si vada oltre la semplice demagogia. Per concludere, quindi: VOTATE, per il sì o per il no non ha importanza ma… esprimete la vostra opinione!! 🙂

13 commenti su “Referendum VDA – 18 novembre 2007”

  1. Se sei indecisa tu, fugurati io… e penso la stragrande maggioranza delle persone!! …in effetti per capire e avere le idee chiare “sulla politica” bisognerebbe informarsi di più, su entrambe le parti…

    ma dico io?!? Chi può stare dietro a così tante informazioni, così tanti movimenti…. alla fine uno deve riuscire a farsi un’idea in generale.
    Di sicuro votare persone che sono state indagate, accusate di truffa o altro e condannate con prove certe, non mi sembra molto sensato. Si spera quindi che dall’altra parte facciano le cose un pò migliori, mi sto riferendo per esempio all’Union e a il suo ex-presidente Rollandin…

    In ogni caso, per tornare un po’ a questo referendum, penso che ascolterò quello che mi dici tu, sei una persona seria e responsabile, per cui anche sulla politica ti appoggio, in ogni caso il mio pensiero ora è così:

    Proposta di legge per la dichiarazione preventiva delle alleanze politiche: d’accordo, è giusto sapere in anticipo dove andrà un partito ad appoggiarsi a livello nazionale.

    Proposta di legge per l’elezione diretta della squadra di governo: non ne ho la minima idea!

    Proposta di legge per la preferenza unica: a me sta bene, anche la richiesta sotto… alla fine hai un voto disponibile?? Vuoi darlo a una donna, glielo dai e bon.

    Proposta di legge per una maggiore presenza femminile nelle liste regionali: come dicevo d’accordo! Ci saranno donne che hanno pochi voti, ma chi ne ha di più tra queste, passa al comando

    Proposta di legge per la costruzione di un unico e nuovo ospedale: io dico d’accordo! Avere un unico grande e moderno ospedale può essere meglio (sempre se organizzato e strutturato bene). Non ha senso che come è successo a me qualche anno fa, per togliermi i denti del giudizio, mi hanno dato la camera all’ospedale di Viale Ginevra, poi con l’ambulanza mi abbiano trasportato al Beauregard per fare l’intervento e poi di nuovo riportato in Viale Ginevra…. Questo è solo il mio caso, ma ce ne sono tanti altri.
    Un unico grosso e attrezzato ospedale magari un po’ in periferia, può essere conveniente, anche per il parcheggio poi, visto che in Viale Ginevra è sempre un casino.

  2. Io credo che sia un diritto-dovere di ognuno di noi provare ad informarsi il più possibile quando siamo chiamati ad esprimere un’opinione… In fondo, il referendum è uno dei pochi strumenti per incidere sulle scelte politiche e in cui il “popolo” è più attivo e coinvolto. Perché non approfittarne?? Come ho già detto, per me puntare sull’astensione è assurdo. Non dico che non ci si può astenere, ognuno fa quel che vuole, ma che i partiti politici (tra l’altro di maggioranza) consiglino di non andare a votare è pazzesco! Ma se è grazie ai nostri voti che loro sono lì!! A me, tra l’altro, brucia ancora la campagna astensionistica contro il referendum sulla fecondazione assistita!! 🙁

  3. mah! personalmente credo che l’opinione della popolazione non interessa molto ai nostri politici! Alla fine tanti bei discorsi per prendere i voti. Chiedono pareri su argomenti forse troppo tecnici e poi alla fine fanno come vogliono!

    Volete un ospedale nuovo? Noi: SIIIIIIIII, TUTTO NUOVO, TUTTO PULITO, TUTTO FUNZIONANTE (???) tanti bei soldini accumulati e poi puff!! progetto non approvato o lavori non conclusi per chi sa quale motivo.

    Volete più donne in politica? Noi SIIIIIII, PARITA’ PARITA’. A parte il fatto che per me parità = 50% e 1/3 non è la metà! Poi che senso ha questa imposizione? “ogni lista deve avere almeno un terzo di donne fra i candidati” e se non ci donne che appoggiano le idee di quella lista? cosa facciamo le inseriamo solo perchè necessarie per la presentazione della lista!? Bella roba!

    Volete sapere prima se abbiamo intenzione di allearci con altre liste e volete conoscere prima i nostri programmi? Noi: SIIII, VOGLIAMO SAPERE TUTTO PRIMA!! Come fai a dire prima se ti alleerai con altre liste o se modificherai il tuo programma? A mio parere un buon politico dovrebbe essere in grado di modificare la propria posizione a seconda di ciò che è meglio per la popolazione che rappresenta. Dovrebbe essere la base della “diligenza del buon padre di famiglia” che ogni buon politico dovrebbe avere per un corretto governo!

    Volete eleggere voi l’intera squadra di governo? Noi: SIIIIII FACCIAMO NOI! FACCIAMO NOI! Ma se ¾ della popolazione (me compresa) non capisce un belin di politica come possiamo scegliere noi la squadra di governo?! E poi per me squadra dovrebbe essere = armonia, collaborazione, unione!! magari riusciamo anche ad eleggere persone che non si possono vedere! Capirai che casino in ogni seduta!

    Volete avere la possibilità di eleggere un solo candidato per evitare le cordate e il conseguente controllo del vostro voto? Perché veramente questo permetterebbe il non controllo delle votazioni?

    Detto tutto questo dirò che il 18/11/2007 eserciterò il mio diritto (e dovere) al voto! Ma temo i risultati!

  4. Non hai tutti i torti Eu, alcuni tuoi dubbi li condivido pienamente… Più avanti magari entrerò nel merito delle proposte di legge e dirò cosa ne penso in modo un po’ più approfondito. Però relativamente al fatto che si chiede il parere su argomenti troppo tecnici (il che è verissimo!) e che poi alla fine fanno come vogliono, posso già dire che questa volta non sarà così perché lo strumento utilizzato è quello del referendum propositivo. Riporto i primi 2 commi dell’articolo 14 della legge regionale 19/2003 così è più chiaro:

    1. La proposta di legge di iniziativa popolare sottoposta a referendum propositivo è approvata se alla votazione ha partecipato il 45 per cento degli elettori e se la risposta affermativa raggiunge la maggioranza dei voti validamente espressi.

    2. Qualora il risultato del referendum propositivo sia favorevole, la proposta di legge è approvata ed il Presidente della Regione, entro dieci giorni dal ricevimento del verbale dell’Ufficio elettorale regionale di cui all’articolo 36, comma 4, provvede alla promulgazione della legge e alla sua pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.

    Nel caso di referendum propositivo, quindi, l’elettorato ha un potere molto forte: se il referendum ha esito favorevole, la proposta di legge non deve essere semplicemente discussa dal Consiglio ma è approvata e promulgata tout court!

  5. Pienamente d’accordo, la mia era un’introduzione generale.
    Aspetto un tuo approfondimento… ciao Ire

  6. Mizzeca oh… che discorsoni

    Eugenia dici di non saperne un belin di politica, eppure in tempo zero mi hai fatto cambiare idea, almeno sulle quote rosa. Se non ci sono donne che appoggiano quell’idea in quel partito, non ha senso che si prendano le prime 3 che si candidano solo perchè sono sicure che verranno elette!

    PS: Ma se non si presenta NESSUNA donna, tranne UNA… questa qui è sicura che verrà presa?!…

    Fossi al vostro posto, mi metterei in politica passasse questa cosa delle quote rosa.

    …invece io per “la politica”, sono troppo malleabile… troppo una bandiera facile da far girare dove mi vogliono far girare… ogni discorso, mi sembra sempre giusto, anche se questo mi viene fatto per dire da Prodi o Berlusconi che per dire sono agli opposti…. però capita che a volte per me, tutti e due abbiano ragione… , eppure è così.

  7. In realtà la questione delle quote rosa è un po’ diversa, non è che non ci sono donne in una lista e allora le inseriscono “forzatamente”… In pratica, si vuole semplicemente evitare che i partiti e i movimenti politici selezionino, tra gli iscritti a quel partito o movimento, solo uomini o comunque una grande maggioranza di uomini da proporre alle cariche elettive. Il comportamento di fatto prevalente all’interno dei partiti politici è proprio quello di privilegiare gli uomini e di spingerli a candidarsi, ovviamente appoggiando le loro candidature e ciò a discapito delle donne iscritte a quel partito, che fanno attività politica come (se non meglio 😛 ) dei loro “compagni” uomini e che, magari, vorrebbero candidarsi ma ricevono lo stop dei dirigenti del partito. Arrivare ad una effettiva parità (50%) è un po’ eccessivo proprio perché le donne che fanno politica attiva sono sicuramente meno degli uomini e perché, secondo me, è giusto cercare almeno di imporre una soglia minima al di sotto della quale non si può andare (tranne nel caso limite – e penso inesistente – in cui non ci siano donne iscritte a quel partito o che appoggino attivamente quel movimento politico).

    Relativamente alla politica in generale, le mie idee sono sicuramente di sinistra, ma di solito sulle questioni più importanti che possono concretamente presentarsi ascolto entrambi gli schieramenti, cercando di non avere troppi preconcetti e di decidere sulla base di ciò che ritengo giusto. Poi però, la mia anima “rossa”, idealista e un po’ ribelle finisce per prevalere nella maggior parte dei casi… 😉

  8. What’s a point? “.” ??

    Capita ogni tanto… si inizia a scrivere, poi non si ha più voglia, si perde il filo… cancelli tutto… e “.

  9. Questa mattina alla radio (Radio Reporter) ho sentito una campagna pubblicitaria che non mi è piaciuta per niente … Secondo me ci sono proprio partiti politici che per pararsi il culo fanno propaganda di non andare a votare! Così rimane tutto come adesso e possono continuare a fare quello che vogliono .

    Premesso che non hanno detto che partito era, ma hanno solo detto di evitare di andare a votare perchè non si capiva nulla di quello che bisognava votare, che mettere la possibilità di votare solo un candidato era un’assurdità e che il fatto dell’ospedale non era fattibile visto che nessuno aveva detto nè come farlo, nè dove e nè come…
    Beh, sull’ospedale magari hanno anche ragione perhè almeno io fino ad oggi non so cosa vorranno fare, però, il fatto di togliere questo potere a chi ce l’ha da generazioni, mi attira molto, quindi anche per dar contro a questa campagna (che secondo me era dell’Union), andrò a votare .

  10. Lo capisco… Io non sopporto di essere vincolata dalle decisioni di “partito” o “sindacato” che sia. Anche se fossi iscritta ad un partito o ad un sindacato, la mia libertà di scelta non subirebbe comunque condizionamenti. Non me ne frega niente di cosa dice l’Union (astensione) o gli altri partiti o la CGL (votare sì a tutto), ognuno deve essere libero di formarsi una propria opinione e di votare secondo coscienza. Puntare sull’astensione è un metodo come un altro, ognuno utilizza i mezzi che ha (per esempio i pro-referendari hanno utilizzato il quesito sull’ospedale come un richiamo…), ma personalmente non lo condivido.

  11.  

    Locandina interessante di un manifesto.

    E qui sotto metto il dettaglio del voto sulle schede:

     Chiaramente non si legge bene, quindi cliccate su ogni immagine per ingrandirla in una nuova finestra 😉

  12. Ieri Alba era presissimo con la storia del quorum! Ma aveva ragione e il ragionamento di fondo lo condivido, non dovrebbe esserci il quorum (e difatti nella l.r. 19/2003, in origine, non c’era…) così chi vota decide. Liberissimi di non andare a votare anche in questo caso ma almeno si ha la consapevolezza che chi, invece, ci andrà deciderà anche per te. Così forse ci sarebbe un po’ più di partecipazione al voto e si avrebbe l’onere (ma forse anche l’onore 😛 ) di informarsi di più. Certo, in questo caso ci sarebbe il rischio di una strumentalizzazione del referendum (visto che non c’è il quorum e che si sa già a priori che il referendum non cadrebbe a vuoto e non si spenderebbero soldi pubblici per niente – tra l’altro mica bruscolini, 500 e passa mila euro per un nulla di fatto, soprattutto per colpa di chi amministra i nostri soldi ma va beh… – ci sarebbe forse un incremento delle richieste di voto) e per non arrivare a questo risultato si dovrebbe:

    a) limitare la possibilità di richiedere il referendum a certi ambiti, eliminando le materie troppo tecniche o eccessivamente giuridiche

    b) evitare di fare campagna elettorale (se voti stai con me, se non voti sei contro di me e viceversa) e concentrarsi SOLO sui contenuti dei quesiti… Ma mi rendo conto che per raggiungere quest’ultimo obiettivo ci vorrebbero una rieducazione e un cambio della mentalità, difficilmente ottenibili, per lo meno a breve. 🙁

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