Il mio parto (naturale dopo cesareo)

Eccomi qui, in questo momento la piccolina di casa (Adele) dorme nel cuscinone d’allattamento vicino a me, mentre l’altro piccolo (Diego) dorme con il papà… 🙂 e io posso provare a raccontare il mio parto, finché non vengo “reclamata”… 😉

Da dove cominciare? Probabilmente dal cesareo di Diego, il 16 febbraio 2011. Ho partorito con cesareo perché una decina di giorni prima dalla dpp ho dovuto fare un’operazione alla retina dell’occhio sinistro e l’oculista mi disse che probabilmente non c’era il tempo perché cicatrizzasse bene… Così ne parlai con il mio ginecologo e nel giro di qualche giorno mi fissò il cesareo. Io accettai, non senza qualche rimpianto, ma in quel momento mi sembrava la cosa migliore da fare. L’operazione in sé è andata bene ma, appunto, è stata un’operazione chirurgica. Catetere, spinale (non senza difficoltà…), sala operatoria, ecc. ecc. Nessun contatto con ostetriche o personale “non medico”. Ripresa post operatoria abbastanza lunga e complicata sia a livello fisico (febbre, non alta ma comunque c’era, per una quindicina di giorni, dolore alla ferita, cistite “grazie” al catetere), sia psicologico (ricordo che ci ho messo un po’ a realizzare di aver partorito!). Ecco, da questa prima esperienza ha iniziato a maturare in me la volontà di provare a fare un parto naturale qualora fossi rimasta di nuovo incinta.

Ed ecco che, a sorpresa e prima di quanto potessi immaginare ;-), quando Diego aveva 14 mesi ho scoperto di aspettare un altro bimbo. Oddio, all’inizio ero così preoccupata, mi sembrava prestissimo, sia perché Diego era così piccolo, sia perché mi sembrava fosse passato così poco tempo dal primo cesareo e avevo paura che fosse presto per tentare un naturale. Però non volevo mollare… Così ho iniziato ad informarmi… devo ringraziare innanzitutto Lucia Trabbia, di Mamma per mamma, che fin da subito mi ha dato consigli utilissimi e che mi ha fatto conoscere un’ostetrica che mi ha aiutata molto in questo percorso, Carla Joly. Nel frattempo anche il mio ginecologo ha appoggiato la mia scelta, mi ha solo ricordato che visto il precedente cesareo non potevano “aiutarmi” in nessun modo, né con epidurale né con induzioni (ossitocina) e che tutto doveva essere il più naturale possibile, il travaglio doveva partire naturalmente e io avrei dovuto fare tutto da sola. Non so perché ma questa cosa non mi preoccupava! 😉 Poi ne ho parlato anche con l’oculista e ho tenuto sotto controllo gli occhi per tutta la gravidanza e anche da questo punto di vista ero tranquilla.

Dopo aver fatto tutta la preparazione al parto con Carla (è proprio vero, come dice un’altra persona che stimo – Sara Allegri, la mia insegnante di pilates – che mente e corpo lavorano insieme!), sono arrivata alla notte del 14 gennaio nella quale ho iniziato ad avere dolori, sopportabili ma che non mi lasciavano dormire… Idem il 15. Il 16 gennaio 2013 alle 6 sono andata in ospedale perché i dolori erano diventati molto più forti… Intanto mi “imbottivo” di rimedi omeopatici e di erbe (mitica la tisana cannella, zenzero e chiodi di garofano di Carla!! 😀 ). Arrivata lì è stata moooooooolto lunga, ma ho avuto il sostegno di mio marito e devo ringraziare tutte le ostetriche del Beauregard che non avevo conosciuto in occasione del primo parto ma che sono state splendide e mi hanno dato molta forza, incoraggiandomi sempre! A partire da Silvia Sarteur, con cui avevo fatto il corso in piscina per gestanti (che stra-consiglio!) fino a Barbara Furci che alle 21:13 mi ha aiutata a far nascere la mia bambina! E che soddisfazione quando mi hanno fatto i complimenti per la forza e la tenacia che ho dimostrato… è stata un’esperienza fortissima, stancante e lunga questo sì, però è davvero tutta un’altra cosa rispetto ad un cesareo! 🙂

E ora mi godo i miei cuccioli (senza fastidi post operatori! 😉 )

19 commenti su “Il mio parto (naturale dopo cesareo)”

  1. Cara Irene, a me ha fatto davvero tanto piacere accompagnarti in questo tuo “viaggio”, ricordo ancora i primi tuoi messaggi in cui dicevi che stavi valutando, foooooorse…. il parto naturale… Hai fatto davvero un bel percorso, e sei stata bravissima, insieme alla tua piccola, forse hai guarito anche un po’ la nascita non naturale del tuo piccolo? Grazie di questo racconto, ora buone coccole per tutti voi, che sia una bellissima vita a 4!

  2. Che emozione Irene! Grazie per la condivisione..
    Ed ora goditi i tuoi bimbi!
    A presto

  3. Un fantastico percorso… condiviso mese x mese e dubbio x dubbio sul nostro gruppo…. Avrei fatto le tue stesse scelte e la natura ti ha ricompensato per tutta la tenacia dimostrata…e non aver mai dubitato che il tuo corpo fosse in grado di affrontare un parto “nature”! <3
    Goditi la tua bella famiglia adesso 🙂

  4. Che bello, sono davvero felicissima per te e la tua splendida piccola che tutto sia andato secondo natura…. 🙂
    Mi è venuta una curiosità leggendo il post: come mai, se in precedenza si è fatto un cesareo, non ci può essere nessun “aiuto” da parte dei medici con il parto naturale??
    Baci!!!! 😉

  5. Se posso risponderti io Bree, non ci possono essere “aiuti” da parte dei medici perché essendo i loro aiuti molto invasivi (ossitocina, Kristeller ecc…) rischiano di aumentare la probabilità di rottura d’utero…

  6. Sì il motivo è proprio quello, l’utero essendo operato è più delicato e l’ossiticina rende le contrazioni più dolorose e soprattutto senza pause, andandolo a stressare molto di più mentre l’epidurale falsa un po’ la percezione del dolore quindi è più difficile capire se tutto procede per il verso giusto o se l’utero ha dei problemi!

  7. Ma che bello vedere tutta questa gente che commenta sul tuo Blog Irene!!

    Finalmente usate un sito/blog che non rivende i vostri commenti o i vostri pensieri per fini di lucro…

    ABBASSO FACEBOOK!!!

    Grazie di cuore Carla, senza la tua preparazione, non avremmo intrapreso le scelte che ci hanno poi portato al parto naturale!

  8. Complimenti!
    Solo una piccola nota: benissimo le tisane, i rimedi naturali eccetera.
    Tieni presente però che gli effetti dell’omeopatia sono indistinguibili dall’effetto placebo.
    Questo detto senza voler polemizzare è un dato di fatto ; i livelli di diluizione dei principi omeopatici sono così spinti che in un flacone omeopatico le molecole di principio attivo si contano sulle dita delle mano oppure sono assenti, vedi http://it.wikipedia.org/wiki/Omeopatia#Potenza:_diluizione_e_dinamizzazione
    Ancora tanti tanti auguri

  9. Ciao Paolo, può essere, probabilmente hai ragione ma… Tentare non nuoce, in fondo placebo o no l’importante è che si abbia qualche beneficio… Magari anche “solo” a livello psicologico, il che comunque non guasta! 😉

  10. Certo a livello psicologico aiuta… ma aiutano molto di più e non solo a livello psicologico le tisane, una alimentazione ed uno stile di vita sani, cosa che voi in Val d’Aosta riescono più facili.
    Ti scrivo con affetto e benevolenza perché anche la mia dolce metà si era fatta consigliare dal farmacista quand’era in dolce attesa ed in entrambi i casi aveva finito per far uso di…. acqua distillata come te.
    Tanti cari auguri!

  11. Cara Irene, finalmente riesco a leggere il racconto del tuo parto..mentre allatto Anita ;). Sono davvero felice che tu sia riuscita nel naturale, sai bene quanto anch’io ci tenevo ed entrambe siamo state accontentate solo che io a differenza tua ho fatto in fretta 😉 …la natura è meravigliosa . un abbraccio , Flò

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