Leggere, che passione – Parte Seconda

Non sono riuscita a trattenermi… E così rieccomi qui a riepilogare i libri che più mi hanno colpita e a dare qualche consiglio al riguardo a chi fosse interessato (chi?!).

Ok, ricominciamoooo! La prima parte è qui: https://www.patrickweb.it/blog/?p=27

Va’ dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro. E’ la storia del destino di tre donne, diverse eppure simili. Una serie di lettere che ha inizio il 16 novembre e termina il 22 dicembre. Una donna che scrive alla nipote lontana in un dialogo a senso unico, per cui quel che risulta è più che altro un diario, quasi un testamento. «Queste righe non prenderanno mai il volo per raggiungerti in America. Se non ci sarò più io al tuo ritorno, ci saranno loro qui ad aspettarti». E’ un libricino (all’incirca 170 pagine) delicato ed emozionante, adatto in particolare a chi sente l’esigenza di ascoltare le ragioni del cuore… E’ pieno di sentimenti persi, di cose non dette e lasciate a metà e che ormai non si ha più il tempo di recuperare. La vita di tutti i giorni ci porta a rimandare sempre, ma ogni tanto è il caso di sedersi ed aspettare, di abbracciare oggi le persone a cui si vuole bene, di sposare – almeno ogni tanto – la filosofia del qui ed ora. E’ sicuramente un libro un po’ triste, ma se si coglie l’insegnamento di fondo, lascia nel lettore una sensazione positiva.

Se una notte d’inverno un viaggiatore di Italo Calvino. E’ un libro molto particolare e davvero originale! Lo stesso Calvino l’ha definito come “un romanzo sul piacere di leggere; protagonista è il lettore che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l’inizio di dieci romanzi d’autori immaginari. Tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro“. Più che un romanzo sul piacere della lettura potrebbe però definirsi un romanzo sul piacere dell’inizio della lettura perché il lettore non riuscirà mai a compiere l’opera… Diciamo che rimani un po’ spiazzato, ti senti coinvolto in una sorta di esperimento letterario, ma tutto sommato è divertente. La lettura poi è scorrevole.

Se questo è un uomo di Primo Levi. Ecco un testo molto impegnativo, ovviamente non per la forma ma per il contenuto… Si tratta di un romanzo autobiografico di Primo Levi scritto tra il dicembre 1945 ed il gennaio 1947, che rappresenta una testimonianza intensa e toccante dell’esperienza dell’autore nel campo di concentramento di Auschwitz. Non credo ci sia bisogno di altre parole per descrivere questo testo, a mio avviso dovrebbe essere letto da chiunque ed in particolare dai ragazzi. Perché non sia persa la memoria storica e perché non si commettano mai più gli stessi errori…

Momo di Michael Ende. Passiamo ora ad una lettura leggera (ma non troppo, il messaggio di fondo non lo è affatto!) e delicata. Momo è uno dei primissimi libri che ho letto a scuola (o meglio, che mi sia rimasto impresso…) e sento di poterlo consigliare a chiunque! Certo, è forse maggiormente rivolto ad un pubblico giovane ma anche gli adulti potrebbero trarne giovamento… Ah, piccola premessa: l’autore è lo stesso de La storia infinita! Riassuntino: tra le rovine di un anfiteatro, ai margini di una grande città, trova rifugio una strana bambina, che, fuggita dall’orfanotrofio non conosce nemmeno la propria età. Agli abitanti dei dintorni, che la guardano incuriositi, dice di chiamarsi Momo. Non passa molto tempo che la bambina si conquista la fiducia e la simpatia di tutti, chiunque abbia un problema va da Momo che non dà consigli e non esprime opinioni, si limita ad ascoltare con un’intensità tale che l’interlocutore trova da solo la risposta ai suoi quesiti. Un giorno gli agenti di una sedicente Cassa di Risparmio del Tempo si presentano anche nel microcosmo costituito da Momo e dai suoi amici. Tutti cadono nella trappola dei “Signori Grigi”, e Momo deve affrontare da sola la situazione… Ed ecco una recensione molto interessante: vivere consuma il tempo ma ne conserva la qualità vitale, risparmiare il tempo spegne la vita e distrugge così il tempo. La fiaba di Ende racconta l’antico conflitto tra la vita e la morte in termini più sottili e moderni: a Momo, la bambina capace di ascoltare tanto da udire e fare udire le musiche, i silenzi e le avventure della vita interiore, si oppongono i Signori Grigi, nebbiosi, freddi e insinuanti che possono trasformare la vita in un vuoto insensato e ripetitivo e il cuore umano in un luogo sterile e chiassoso. La lotta di Momo contro i Signori Grigi si anima di continue invenzioni: il vortice vagante che crea le tempeste, la tartaruga Cassiopea che prevede il futuro, ma solo per la prossima mezz’ora, la stanza degli orologi di Maltro Hora, il custode del Tempo, e il luogo onirico di dove sgorgano e nascono le ore. Il mio punto di vista e i motivi per i quali ritengo che questo sia un libro da leggere sono evidenziati in grassetto… A volte una semplice favola può insegnare ed educare molto di più che tanti sermoni e/o parabole moralizzanti!

Ok, per oggi concludo qui. Continuerò nei prossimi giorni, quando avrò nuovamente l’ispirazione!

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