Razzismo in Valle d’Aosta?

Metto il punto di domanda perché fino a quando non si è relativamente sicuri, è meglio non “etichettare” in modo affrettato… Certo che se i fatti si sono veramente svolti nel modo descritto, è vergognoso!Come si fa a non assumere qualcuno solo per il colore della sua pelle??Ma chi se ne frega se uno è bianco, nero, giallo, verde o rosso, l’importante è che sia una persona seria e che sappia fare il suo lavoro!! E’ talmente ovvio che dovrebbe essere inutile dirlo… Tra l’altro, è già dura trovare lavoro, se in più si fanno discriminazioni simili siamo a posto!

Per chi volesse approfondire, ecco l’articolo pubblicato su La Stampa

Non assunta perché sono nera

La denuncia choc di Eliana Cau, una ragazza di 24 anni originaria dello Zaire: «Un ristoratore della Valle d’Aosta mi ha rifiutata per il colore della mia pelle»

ORISTANO
Verrà presentata domani ai carabinieri della stazione di Senis (Oristano) la denuncia di Eliana Cau, la ragazza di 24 anni, originaria dello Zaire, che non è stata assunta da un ristoratore di La Salle, in Valle d’Aosta, poichè nera. «Presenterò la mia denuncia domani – spiega Eliana all’ADNKRONOS – oggi sono stata in caserma, ma non hanno potuto ricevermi. Così tornerò domani». La ragazza contesterà la discriminazione razziale da parte di Luigi Cirina, il proprietario del ristorante ’Da Gigì, il quale, prima l’avrebbe convocata per l’assunzione e poi l’avrebbe respintà a causa del colore della pelle.

«Il titolare – racconta Eliana – ha cercato di giustificarsi dicendo che i valdostani non accettano la gente dalle pelle scura. Che mi avrebbero preso in giro e così via. Ma io non credo sia così». «Il problema non è della gente – continua la ragazza – ma il suo. Per quel poco che ci sono stata posso dire che i valdostani sono stati gentili con me. In stazione, ad esempio, mi hanno dato una mano. Mi hanno dato indicazioni e mi hanno aiutato con le valige».

«Fra l’altro – aggiunge ancora Eliana – ho notato che tra Torino e Aosta c’era molta gente di colore, e anche molti cinesi. E poi comunque se si va a Courtmayer si nota che la maggior parte dei cittadini sono scuri». Eliana è molto amareggiata e pensa che il gesto del ristoratore sia dovuto «alla sua ignoranza».

«Siamo arrivati al 2007 – denuncia la ragazza – ed è orribile che ci sia ancora gente che la pensi così, visto e considerato come è il mondo oggi, non siamo più nell’anno in cui è nato mio padre, quando c’era una mentalità diversa, a senso unico, ristretta». Intanto la ragazza ha solidarietà da più parti. Oltre al sindaco di Senis, Salvatore Soi, si è interessato alla vicenda il deputato Amalia Schirru (Ds), della commissione lavoro della Camera. Il parlamentare oltre ad aver scritto una lettera aperta alla ragazza, dove si augura che «ci siano indagini celeri che individuino il reato e la reale portata delle responsabilità», ha segnalato il caso alla ministra per i Diritti e le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini.

Per fortuna l’epilogo è positivo. Da Repubblica

Aosta, albergatore offre lavoro a Eliana
“Ti assumiamo da fine gennaio”

AOSTA – Eliana Cau, la ragazza alla quale un ristoratore di La Salle (Aosta) aveva negato il lavoro perchè “di colore”, ha ricevuto una proposta di assunzione. L’albergatore Jonny Lale Murix, proprietario dell’ Hôtel Notre Maison di Saint-Pierre, poco distante da Aosta, sostiene di voler dare un lavoro a Eliana a partire da fine gennaio.

La notizia dell’ offerta di assunzione, giunta dopo l’ intervento dell’ Associazione degli albergatori della Valle d’ Aosta, è stata riferita oggi dal presidente della Regione autonoma Valle d’ Aosta, Luciano Caveri, al governatore sardo Renato Soru nel corso di una telefonata.

Si dovrebbe concludere così la vicenda che ha visto la ragazza originaria dello Zaire e residente in Sardegna al centro di un episodio di razzismo. Secondo la versione di Eliana, il ristoratore di La Salle con il quale aveva avuto un colloquio di lavoro, non l’aveva assunta a causa del colore della sua pelle.

In certi momenti non sono tanto sicura di essere nel 2007


Commenti

4 risposte a “Razzismo in Valle d’Aosta?”

  1. Avatar Patrick
    Patrick

    Pubblico solo la notizia della “Gazzetta Matin” di lunedì, riguardo al nuovo lavoro della ragazza…

    Articolo Eliana Cau

  2. certo che c’e’il razzismo ,come in particolare la salle

  3. da turista posso dire che la valle d’aosta è davvero inospitale, come alcune zone del piemonte, ci siamo trovati malissimo, vicini pettegoli e arroganti che entrano in casa con le doppie chiavi senza avvertire, proprietari di case disonestissimi che non pagano neppure un euro di tasse. Se proprio non potete farne a meno andate in hotel e pagate con carta di credito così sono obbligati a dichiarare. Parlano con noi del sud come se stessero ad Aushwitz, ci considerano dei morti di fame anche se siamo ricchissimi, mentre loro si comportano da veri mafiosi. Scegliete un altra meta, non meritano i turisti, non meritano investitori, né l’acquisto delle loro case che sono stalle malamente restaurate, svegliatevi !!

  4. Ciao Maria!

    … non mi ricordavo proprio di questo articolo…

    Mi spiace per la tua brutta esperienza in Valle… io che ci vivo e ci sono nato, mi trovo bene. Non nego che in certi comuni possano essere “più chiusi”, ma quello che racconti tu è troppo.

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