Valentino Rossi… Che bella vita!

Premetto che Valentino è un gran Campione (con la C maiuscola!) e inoltre mi è sempre stato molto simpatico. E come potrebbe essere altimenti, con il sorriso furbetto, l’esuberanza e la follia che lo contraddistinguono?! 😛

Però… gli ultimi avvenimenti impongono qualche riflessione. Valentino possiede 8 auto (due Porsche, una Bmw M5, una Bmw M3, una Mini Cooper, una Mitsubishi, un Mercedes Sprinter e una Fiat), 4 case (a Tavullia, a Londra, a Ibiza, a Milano), un marchio di moda (Imatra), uno yacht. Nel solo periodo 2000-2004 ha guadagnato quasi 60 milioni di euro. Su tutto questo ha pagato poco o niente di tasse con il sistema di dichiararsi residente a Londra ma non cittadino inglese. Il nostro fisco se n’è accorto e ha cominciato la contestazione, che è anche penale. Le indagini sono iniziate tre anni fa e a muoverle è stata una semplice constatazione: Valentino nel 2000 si è trasferito a Londra, dove ha appunto preso la residenza e dove vive in un appartamento di 45 metri quadri. Paga però l’Ici sulla villa di Tavullia, la sua prima casa… Come mai, se risiede a Londra? Pare che l’Agenzia delle Entrate abbia anche scoperto che nel contratto milionario di sponsorizzazione della Telecom, Valentino ha preteso che Tavullia fosse coperta dalla banda larga. Gesto insolito, per uno che risiede all’estero… Perché poi lo yacht è ancora stabilmente nel porto di Gabicce mare, a due passi dal paese natale? E perché un londinese d’adozione tiene nel garage della sua casa marchigiana 8 auto, tutte assicurate a Pesaro? Infine, perché per i suoi spostamenti in giro per il mondo non decolla da un aeroporto londinese, ma noleggia aerei in partenza da Rimini o da Bologna? La risposta, per gli investigatori, è una sola: Valentino vive più in Italia che a Londra. Ora rischia fino a 3 anni di galera e il versamento – tra sanzioni, imponibile Irpef evaso, Iva e Irap non pagata – di 112 milioni. Però, se il campione ha formalmente adempiuto a tutto quello che è previsto e quindi alle leggi di uno Stato dell’Unione europea, sarà difficile contestargli alcunché…

Fino a qui, la ricostruzione dei giornali. Ora un paio di considerazioni personali. Residenza e domicilio, secondo il codice civile, sono rispettivamente il luogo in cui la persona ha la dimora abituale e il luogo in cui essa ha stabilito la sede principale dei suoi affari ed interessi. Ecco, direi che il fisco si è mosso bene, valutando se effettivamente Valentino risiede o meno a Londra. Ora, a prescindere dalla responsabilità o meno e dal fatto che probabilmente formalmente non si tratta di evasione fiscale, mi chiedo come mai molti campioni con guadagni da milioni di euro, trovino così seccante pagare le tasse e contribuire all’economia del loro Paese. Ma diciamolo chiaramente: alla fin fine, chi paga davvero le tasse?? I lavoratori dipendenti, dato che le trattenute sono detratte automaticamente dalla busta paga. Gli altri… Boh. Io comunque credo che se TUTTI pagassero quel che devono, il beneficio sarebbe generale. Ma la mentalità italiana è un po’ troppo da… furbetti del quartierino. 😉

5 commenti su “Valentino Rossi… Che bella vita!”

  1. Bell’articolo, concordo in pieno!! Però c’è da dire che su quei 60 milioni di euro, 43 glieli prendono in tasse… micca poco voglio dire…

  2. Ma le tasse sono proporzionali al reddito… L’aliquota cresce in relazione all’aumentare del reddito. E’ un principio di giustizia sociale, tra l’altro condivisibile no?

  3. credo che se uno ricordasse che ricordando ciò che lui ricorda cioè il ricordo che a tutti ci ha fatto ricordare ricordandosi del suo ricordo credo che noi ricorderemo molto meglio il ricordo da lui ricordato!!!!

    non è forse così???

  4. ma xkè nessuno si fa i cxxxx loro cxxxx frega alla gente uno quando guadagna? BRAVOOOOOO VALE CONTINUA COSI………….

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *