L’arte del riciclo

Regali di Natale, di compleanno o altro riciclati?? Spesso si ricevono regali poco utili o addirittura brutti… Per esempio, da piccola un’amica dei miei OGNI anno mi regalava un pigiama! Ma SEMPRE! Fatto sta che avevo una quantità enorme di pigiami di cui non me ne facevo nulla! Ma io dico, se non sai cosa regalare evita… Penso che un regalo vada fatto con il cuore e non tanto per e che si debba conoscere relativamente bene il festeggiato, i suoi gusti e desideri… Altrimenti, è meglio lasciar perdere. E poi, anche se si conosce bene la “situazione” il punto è: il regalo va sempre fatto o bastano gli auguri? Secondo me dipende: se ti invitano ad una festa con rinfresco o pranzo o cena pagati, il regalo è d’obbligo. Se invece ognuno paga per sé, bastano gli auguri. Ovviamente, non è tutto un dare per avere, spesso capita di fare dei regali “spontanei” e magari anche inaspettati… Chi l’ha detto che per regalare qualcosa a qualcuno si debba per forza aspettare una qualche ricorrenza?? 

Detto questo, stasera sono ad una festa, non ho capito se la cena è pagata o meno e se i compleanni da festeggiare sono uno o due… Insomma, in realtà per ora non ho sentito nessuno direttamente e non so nulla… Fatto sta che non posso applicare la “massima” che ho scritto sopra e mi adeguerò senza sforzo a ciò che fa la maggioranza. Però sono un po’ – come dire… – spaesata! Booooooh! Alla fin fine, comunque, l’importante è passare una bella serata in compagnia. Anche se a volte un filo di chiarezza in più non guasterebbe.

Ma torniamo al titolo del post e all’arte del riciclo, qualcuno di voi ha mai riciclato qualcosa?? A me è capitato di riciclare un pelushe e una candela… Ma in generale non sono una riciclatrice anche perché solitamente faccio pochi e quindi sentiti regali. So per certo però che il riciclo è un’abitudine abbastanza diffusa e quindi do qualche consiglio a chi non può proprio farne a meno!

Da http://www.blimunda.net/?p=386

Il riciclo è arte diffusa e persino socialmente utile. Tanto vale farlo con stile.

Quando si ricicla un regalo si può incorrere nei due errori più frequenti:

1) che chi ci ha fatto il riciclando regalo se ne accorga;

2) che se ne accorga chi riceve il regalo riciclato.

Per questo motivo il bon ton del riciclo segue un metodo scientifico.

Regola numero 1: tenere sempre conto del fattore spazio-temporale: un regalo ricevuto a Milano per esempio va riciclato a Roma e non immediatamente, a meno che non sia qualcosa molto di moda nel momento in cui si riceve. Riciclandolo troppo in là con il tempo si rischia che l’aspetto datato ne riveli la dubbia origine. Se il problema modaiolo non si pone è meglio aspettare e quindi: ricevuto un regalo a Natale, lo si ricicla per un compleanno, ricevuto a Pasqua lo si porterà come cadeau ad una cena, avuto ad una cena, lo si riproporrà qualche settimana dopo in un’altra città e in un diverso giro di amici (Sì, ok, ma se il giro di amici è uno solo e magari abitano tutti in fazzoletto di quattro strade? ndr)

Regola numero 2: non essere cheap al punto di risparmiare anche sulla confezione. Il regalo si apre cercando di mantenere intatta la scatola, ma lo si fa reincartare prima del riciclo perché non c’è cosa peggiore che ricevere un regalo con la carta polverosa e il nastro afflosciato. Questo è uno dei segni rilevatori per eccellenza. A me è capitato di ricevere un regalo assolutamente riciclato, forse addirittura passato per quattro mani. Era un libro di immagini della pittrice Georgia O’Keeffe. Hanno fatto bene perché le persone da cui l’ho ricevuto sapevano della mia passione per questa artista. Imperdonabile è stato però trovarlo in una scatola con gli angoli provati dal passaggio da diverse mani e la carta ormai opaca e con i segni del fiocco polverosi.

Regola numero 3: riciclate pure ma sappiate individuare l’oggetto giusto per la persona giusta. Ovvero evitate di fare gli stessi errori di cui siete stati vittima. Non abbiate fretta e aspettate che il set di sottopiatti del colore che niente ha a che vedere con la vostra cucina diventi una folgorazione durante un invito a casa di amici. Prima o poi riuscirete a rifilarglieli, facendo un gran figurone ed alleggerendovi di qualcosa che non gradite.

Regola per i giornalisti o per chi riceve molti omaggi: Attenzione ai gift che si ricevono in regalo durante le presentazioni. Non vi venga mai la malsana idea di riciclarli se non volete essere beccati, a meno che non siate dei veri 007. Da qualche parte molto nascosta, magari ton sur ton potrebbe celarsi la terribile scritta: “campione gratuito vietata la vendita” oppure “omaggio per la stampa” (terribilmente vero, ndr).

Beh… AUGURI a tutti!!!

2 commenti su “L’arte del riciclo”

  1. Ooooooohhh dhè! Ottimo Post! Questo è tutto per me! 😀

    Prima di tutto condivido quanto hai detto sull’organizzazione di alcune cene e non aggiungo altro!

    Mentre sul riciclo dei regali… Quante pagine posso scrivere?

    Allora iniziamo dicendo che non lo approvo!
    E’ bruttissimo sapere che c’è chi impegna del tempo, spende dei soldi e diventa matto per acquistare un oggetto da regalare e poi questo regalo viene non solo snobbato, ma anche ceduto, perché non gradito o perché doppione!
    Ciò accade quando il regalo si considera “d’obbligo”. Ma d’obbligo perché? Perché siamo stati invitati ad un compleanno e ci offrono la cena? Perché c’è una ricorrenza da festeggiare? Perché tutti lo fanno? Perché dobbiamo ricambiare un pensiero?
    Ma chi se frega! Ma impariamo ad abbandonare questi stereotipi!!

    Un regalo deve essere fatto col cuore!
    Dal momento in cui ci sentiamo in dovere di comprare qualcosa e diciamo: “nooo, che palle, ma cosa possiamo regalare?” significa che quello non è il momento per fare un regalo a quella persona. Lo faremmo contro voglia e non è carino verso il festeggiato.
    Come vi sentireste nel sapere che il regalo ricevuto è stato un peso per chi l’ha fatto? O nel sapere che il regalo per il quale avete sbattuto la testa per ore (se non giorni) non è stato gradito? O non andava bene? O che è stato riciclato? Io sto male anche solo davanti ai volti delusi di chi riceve un regalo non desiderato e si finge contento!! Figurati davanti a tutto il resto!

    Per evitare questa orrenda situazione, da anni seguo una semplice regola: Faccio regali solo quando provo piacere nel farli e indipendentemente dalla ricorrenza.
    Inoltre ascolto le persone che mi attorniano e cerco di cogliere e soddisfare i loro desideri (sempre se i costi sono per me accessibili ovviamente!). Questo mi permette di andare a colpo sicuro.
    Insomma vi sarà capitato di sentire frasi tipo: “come mi piacerebbe avere quel pantalone” o “io impazzisco per l’ultimo cd di…” o ancora “ho bisogno di un bel massaggio”. Mi dite chi va a riciclare l’oggetto che desidera?

    So che non è un comportamento facile da seguire, soprattutto perché sovente viene visto come gesto avaro, tipico di chi non vuole affrontare una difficoltà, antipatico.
    Inoltre, bisogna fare i conti anche con chi sostiene che per le ricorrenze (soprattutto natale e compleanno) i regali si DEVONO fare. Per forza poi ci troviamo anche regali inutili, ripugnanti o doppioni!

    Chiudo dicendo che se proprio vogliamo e dobbiamo fare un regalo informiamoci sui gusti e su cosa il festeggiato vorrebbe ricevere (non dico di chiedere la “letterina di Babbo Natale” o la “lista Nozze”, ma quasi!) eviteremmo così acquisti improvvisati e il riciclo del nostro dono.
    Se, invece, siamo noi a ricevere un “brutto regalo”, non buttiamoci sulla cessione diretta e odiosa e peccheremmo di presunzioni. Perché il regalo che noi rifiutiamo dovrebbe piacere agli altri?! Se dovessimo optare per questa soluzione dovremmo prestare molta attenzione: regalo giusto alla persona giusta al momento giusto!
    Forse tra tutti i mali, la soluzione migliore è inserire un annuncio su un portale d’asta online, è comunque antipatico, ma almeno si riesce a ricavare qualcosa dalla vendita e ad acquistare un oggetto che ci interessa di più.

    P.S.: Ah! Ecco… ancora una cosa: posso dire come mi piacerebbe festeggiare i compleanni? Cena a casa del festeggiato con gli amici. Il festeggiato offre la cena (semplice spaghettata!), gli invitati portano da bere un buon vinello! No regali! Una bella torta gelato come dolce! Nessuno si sente a disagio se non può permettersi una cena al ristorante, nessuno si sente in dovere o obbligato a fare il regalo, nessuno resta deluso per un regalo non gradito! … e cosa c’è di più bello??

  2. Eu che rispostona!!!
    Vedrò di fare altrettanto…
    Sul riciclo non posso che essere d’accordissimo con te, è una pratica diffusa ma non per questo meno condannabile… Sai cosa, è che a volte si preferisce regalare una qualsiasi cavolata (magari anche riciclata, pur di non spendere un euro) piuttosto che andare ad un compleanno a mani vuote. Ma credo sia molto meglio evitare qualsiasi dono se l’alternativa è quella di riciclare o di comprare schifezze! Il fatto è che noi tutti (e mi ci metto pure io) siamo molto condizionati dal giudizio della gente, da quel che potrebbero pensare di noi se non ci adeguiamo alle “regole sociali”… Sai quante volte, per esempio, in certe situazioni mi piacerebbe dire una cosa e invece per il quieto vivere me ne sto zitta o ne dico un’altra?? Eppure non mi sento ipocrita, solo che “invecchiando”  cerco di evitare lo scontro quand’è possibile o quanto meno cerco di evitare di essere considerata come una marziana… Nel mio precedente lavoro in Comune, per esempio, avevo osato dire ad una collega, che secondo me si stava impuntando per delle cavolate, di non essere infantile… Apriti cielo, non l’avessi mai detto! Adesso cerco di mordermi la lingua anche se a volte di cose da dire ne avrei!!! In certi casi preferisco la sincerità nuda e cruda (però magari non alla Doctor House) ed invece si deve sempre fingere… Va beh, ma questo è un altro discorso! Tornando ai regali, dico subito che a me piace farli, quello che non mi piace è la poca chiarezza in certe situazioni oppure il non conoscere i gusti del festeggiato e il dover quindi ripiegare su regali che non si sa quanto saranno graditi! Inoltre non amo neanche gli obblighi ma si sa che è più facile regalare qualcosa a qualcuno per una ricorrenza piuttosto che perché ci va. Il fatto è che dipende dal rapporto che hai con quella persona, se si tratta di un rapporto molto stretto non è così difficile fare un pensiero in qualsiasi giorno dell’anno quando si sa che la persona vorrebbe una cosa in particolare. Per gli altri, è molto più semplice aspettare la ricorrenza. Non dico che sia giusto, ma penso sia normale.
    P.S.: comunque (e adesso parla la mia parte un po’ infantile!) io la mimosa per l’8 marzo la volevo, capito Patrick???

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